venerdì 31 agosto 2007

Seconda relazione a VI Commissione Finanze

ALLA CORTESE ATTENZIONE DELL’ILLUSTRISSIMO PRESIDENTE ONOREVOLE
RENZO PATRIA E ILLUSTRI ONOREVOLI DELLA VI COMMISSIONE FINANZE

Illustrissimi Onorevoli;
il Comitato ex Gestori dei DF di ETINERA disattivati e da disattivare dalla multinazionale LOGISTA Italia S.p.A, ringraziano sentitamente tutti i componenti della VI Commissione Finanze, per essersi attivati affinché il problema relativo alla perdita del lavoro in conseguenza della privatizzazione del settore tabacco, venisse preso nella giusta considerazione.

Alla luce della discussione del 07.12.2005 alla VI Commissione finanze sulle Risoluzioni Grandi e Romoli, ed in particolare dall’intervento del Sottosegretario di Stato Dottoressa Maria Teresa Armosino, emergerebbe che, nella panoramica generale, ETI, ETINERA, e successivamente le multinazionali BAT e LOGISTA abbiano, quindi, adempiuto a tutti gli obblighi contrattuali previsti dal piano di privatizzazione.
E’ doveroso dissentire da quanto è stato affermato dal Sottosegretario di Stato Dottoressa Maria Teresa Armosino, infatti :

1) Per quanto riguarda il contratto firmato il 28 Febbraio 2002 ETINERA S.p.a. stipula un contratto di servizi, non con i Depositi Fiscali di Etinera S.p.a, bensì con i Magazzini Vendita Generi di Monopolio di Stato.
La trasformazione da Magazzini Vendita Generi di Monopolio a Depositi Fiscali avviene sette mesi più tardi con decreto a firma del Dott. Giorgio Tino Direttore Generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. E non come dice il Sottosegretario di Stato Dottoressa Maria Teresa Armosino “ in relazione al processo di razionalizzazione della rete dei Magazzini Vendita divenuti Depositi Fiscali in virtù del decreto ministeriale 67 del 1999.”

a) Si chiede quindi di sapere di chi fossero, e quale figura giuridica avessero i Magazzini Vendita Generi di Monopolio nel periodo dal 28 febbraio 2002 al 20 settembre 2002, non avendo ancora un numero di accisa, e non essendo ancora Depositi Fiscali di Etinera, ma già sotto contratto con ETINERA S.p.a

b) Si chiede se in un contratto stipulato tra due figure giuridiche, una delle due, possa essere cambiata in corso di contratto senza colpo ferire.

c) Si chiede perché, il Decreto di trasformazione non è stato emanato prima del 28 Febbraio 2002, data di stipula del Contratto con Etinera S.p.A.

2) Competitività ? – Punto di domanda?
A quale tipo di “ competitività ” si riferisce la Dottoressa Armosino che, come Lei ben sa da Monopolio di Stato si è passati ad un Monopolio privato. Infatti sia Bat prima, che Logista poi sono state esentate dal pagamento della GARANZIA PROPORZIONALE AL VALORE DELL’ACCISA sui prodotti detenuti nei propri Depositi Fiscali, come invece recita la legge 67/99, e che, al contrario, qualunque altro soggetto voglia aprire un Deposito Fiscale, è tenuto a pagare.
E’ evidente che, chi ha queste agevolazioni è decisamente favorito nella stipula di contratti di distribuzione con le case produttrici.
Si chiarisce inoltre che, solo partendo in netto vantaggio rispetto ai - “ comuni mortali ”- la multinazionale Logista S.p.A può permettersi di “ correre ” e di rimando “ vincere”, rispetto agli “avversari”, nel caso specifico del tutto assenti, in pratica “corre da sola” senza competere con alcuno.
Di ciò sono state già informate l’Antitrust italiana ed europea.

3) E veniamo al punto relativo alle UNIONI ECONOMICHE.
Logista Italia S.p.A e le Associazioni di categoria AGEMOS e ADISTAL concordavano la Gestione delle Unioni economiche PRETENDENDO che le richieste fossero avanzate- PRIMA DELLA DISCUSSIONE del rinnovo del contratto -
Questo significa che gli operatori del settore ( Gestori ) dovevano fare : società, investimenti per nuovi locali, etc, etc, completamente alla cieca, senza una minima conoscenza e garanzia, né per quanto riguardava la remunerazione, né per quanto riguardava la durata del contratto. Prova ne sia che dette richieste di unioni dovevano pervenire alla Logista entro il 28 Febbraio 2005, mentre la prima bozza del contratto perveniva ai Gestori in data 8 marzo 2005.
In oltre, la logica di creare poli geografici è stata completamente disattesa, infatti sul territorio nazionale si possono riscontrare nel raggio di 15-20 chilometri 5 o 6 Depositi Fiscali CONCENTRATI, mentre rimangono scoperte zone di 70-80 o più chilometri. Tutto ciò, si reputa, non giovi affatto all’utenza ( – Rivendite che tra l’altro se vogliono usufruire del trasporto a domicilio devono pagare il servizio profumatamente a LOGISTA Italia S.p.A-)
Si precisa inoltre, altro dilemma da chiarire, che numerosi depositi come ad esempio : BARI, AGRIGENTO, MONOPOLI, PERUGIA, FERRARA etc, sono stati soppressi e dopo pochi mesi riaperti nella stessa località, con gestioni affidate ad altre persone, diverse dal gestore mandato via. Può apparire ad un occhio profano che il gestore cacciato abbia commesso chissà quale mancanza mentre, prova ne sia, nei verbali di VERIFICA e di CHIUSURA nulla emerge in tal senso.
Se poi, al Sottosegretario di Stato, risulta il contrario, è sano che la mancanza sia notificata direttamente a chi l’ha commessa, essendo questo un argomento di suprema delicatezza che non può essere liquidato con affermazioni generalizzate, che tra l’altro vengono riportate testualmente in documenti di visione pubblica. La qual cosa reca ulteriore grave danno morale e materiale agli ex gestori.

4) Le unioni economiche effettuate ( società, associazione in partecipazione e assunzioni ) hanno interessato solo una parte ridotta dei lavoratori dei magazzini soppressi, anche perché le promesse fatte da Logista Italia S.p.A in relazione al trasporto a domicilio e ad altre attività di distribuzione diverse dal tabacco sono miseramente fallite.
A sostegno di quanto sopra affermato, basta leggere le rivendicazioni avanzate in data 02.12.2005 dalle Associazioni di Categoria AGEMOS e ADISTAL (all. 1 ), il tutto a soli 7 – 8 mesi dalla firma del nuovo contratto che le stesse hanno sottoscritto con Logista Italia S.p.A e, non solo, ma nella Risoluzione dell’Onorevole Ettore Romoli della VI Commissione Finanze del 13.12.2005, vengono avanzate delle richieste a tutela dei delegati alla gestione ( ex Magazzini ) dei Depositi Fiscali che hanno firmato il nuovo contratto con Logista.
Evidentemente i contratti concordati dalle Associazioni di categoria AGEMOS e ADISTAL sono risultati carenti ed inadeguati.

5) Circa poi i 120 magazzini soppressi “ per economicità gestionale” si fa presente che non sono stati chiusi “per posizione logistica svantaggiosa”, in quanto tale canone non è stato, come già sopra detto, nemmeno preso in considerazione in relazione ai Poli che dovevano restare ; per quanto riguarda le carenze strutturali, si precisa che, TUTTI questi magazzini erano stati debitamente autorizzati dai competenti Ispettorati Compartimentali dei Monopoli di Stato in osservanza di TUTTE le leggi e disposizioni previste per poter effettuare tale attività.
Mentre si fa notare che le carenze strutturali -per alcuni Depositi Fiscali- si sono verificate in relazione alle unioni economiche successive e cioè dal mese di Maggio 2005 in poi, in quanto lo stoccaggio del tabacco in un unico Polo poteva risultare non a norma.
Per quanto riguarda le carenze Gestionali, il Sottosegretario di Stato precisi a chi e a cosa fa riferimento. E per questo motivo ora si chiede, a ragione, al Sottosegretario di Stato come mai questo tipo di carenze gestionali abbiano a suo tempo superato nel corso di decenni le ispezioni accurate e minuziose degli Ispettori Compartimentali dei Monopoli di Stato, i quali arrivavano in verifica nei Magazzini senza preavviso alcuno, essendo Organi di Controllo.

Sul punto relativo agli “ ammortizzatori economici ” si fa presente che, per i 40 depositi chiusi nel Gennaio 2005 nulla di ciò è stato previsto; per coloro che sono stati chiusi nel Maggio 2005 solo alcuni di essi, in data 21 e 22 Aprile 2005, hanno avuto come proposta un’offerta di 15.000- 20.000 Euro ed un mese o due di proroga, previa sottoscrizione di liberatoria a conclusione definitiva dei rapporti con Logista Italia S.p.A.
Si evidenzia che, molti gestori non hanno accettato questa improponibile “ oblazione”.
Valuti la Dottoressa Maria Teresa Armosino Sottosegretario di Stato, se tali cifre e tali tempi diano l’opportunità di riconversione di attività, tenendo conto anche, che negli ultimi tre anni, molti di questi gestori avevano dovuto sopportare spese ben più pesanti per adeguare i locali alle nuove normative, acquistare apparecchiature elettroniche per la nuova gestione tecnico-contabile e per sistemi di sicurezza e sorveglianza più sofisticati.

Affiora, parimenti, però che, non sono stati minimamente presi in considerazione ( come potrebbe apparire sicuramente ad un più attento esame ) le posizioni occupazionali dei coadiutori e dei dipendenti dei Depositi Fiscali disattivati; in quanto solo un numero irrisorio ha potuto trovare occupazione nei Depositi Fiscali ( i così detti POLI ) di LOGISTA Italia S.p.A in uno spiraglio troppo stretto per tutti.

Si invita, cortesemente il Sottosegretario di Stato e la VI Commissione Finanze ad appurare se quanto espresso dal Comitato abbia un riscontro oggettivo, anche e soprattutto per correttezza nei confronti di tutte le parti in causa.
******
Il Comitato degli ex Depositi Fiscali, che ha completa fiducia nell’operato di questa illustre Commissione Finanze, si fa portatore e quindi, illustra quanto segue:

A ) Nel piano di privatizzazione del settore tabacco iniziato nel 1998 Decreto Legge del 9 Luglio n. 283, viene istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze l’Ente Tabacchi Italiani ( ETI ), sottraendo tale mansione all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Il legislatore nel piano di riorganizzazione dell’Amministrazione Finanziaria nel 1986 Legge N° 25 art. 1 e Art. 2, aveva voluto salvaguardare le posizioni occupazionali di TUTTI i LAVORATORI dei Magazzini Vendita di Generi di Monopolio.
Si deduce per tanto che, detta normativa, era stata emanata per salvaguardare il DIRITTO al LAVORO degli operatori che, nel piano di ristrutturazione dell’Azienda, sarebbero stati i soggetti nella soppressione dei Magazzini.
Si può dire quindi che, detta normativa, sia stata ereditata da ETI e da ETI S.p.a, successivamente da ETINERA S.p.A che a sua volta il 24 Luglio 2003 è stata ereditata da BAT con l’acquisto di ETINERA e, successivamente il 15 Dicembre 2004 da LOGISTA Italia S.p.A.
A conferma di quanto appena espresso fa fede l’Articolo 3 del decreto Legislativo 9 Luglio 1998 n° 283 che recita “ l’Ente è titolare dei rapporti attivi e passivi, nonché dei diritti e dei beni afferenti le attività produttive e commerciali già attribuite all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”.
La logica impone che i FINANZIAMENTI relativi all’Articolo 1 e all’Articolo 2, espressi nella Legge N° 25 del 29 Gennaio 1986, spettino alla multinazionale LOGISTA Italia S.p.A
Anche perché la totalità dei depositi soppressi, già di proprietà di ETINERA S.p.A ( vedi decreto del 20 Settembre 2002 ) sono divenuti proprietà di LOGISTA ITALIA S.p.A.
Tutto questo per quanto riguarda gli ONERI.


B ) Per quanto invece riguarda gli ONORI , LOGISTA Italia S.p.A sta usufruendo a tutt’oggi di enormi benefici, ereditati da ETI e da ETINERA, successivamente da BAT ; infatti a LOGISTA ITALIA S.p.A non viene richiesta la garanzia proporzionale al valore dell’accisa applicabile all’intero volume di sigarette contenute nei Suoi Depositi Fiscali che coprono per oltre il 99% (per eredità ) la quantità del tabacco lavorato distribuito nel territorio nazionale, determinando quindi uno squilibrio ABNORME rispetto alla concorrenza presente attualmente nel mercato e sicuramente anche futura se LOGISTA Italia S.p.A continuerà a godere di certi VANTAGGI.
Siamo quindi passati da un Monopolio di Stato ad un Monopolio Privato senza concorrenza, cioè come prima.
Ma almeno prima ci guadagnavano tutti i cittadini italiani, ora ci guadagnano solo le multinazionali, che non sono neppure italiane.

Detto ciò, si rileva comunque che, tale beneficio relativo al pagamento del deposito cauzionale sul valore dell’accisa debba essere comunque richiesto in quanto nella legge n. 67/99 relativa alla normativa per l’apertura di un Deposito Fiscale impone il pagamento del deposito cauzionale e non vi è scritto che, si fa eccezione per la multinazionale Logista o simili !

Nonostante le enormi disparità di trattamento, la parte dominante LOGISTA ITALIA S.p.A ha infierito e continua ad infierire con chiusure del tutto ingiustificate.

Nella Risoluzione dell’Onorevole Ettore Romoli dove: si intende impegnare il Governo ad adoperarsi per istituire un tavolo istituzionale, con la partecipazione di tutte le parti interessate etc, il Comitato concorda con l’Onorevole e suggerisce anche di riprendere in considerazione, oltre all’Articolo 1 della Legge salvaguardia N° 25 del 29 Gennaio 1986, anche l’applicazione dell’Articolo 2, comma secondo; in quanto detto articolo da la possibilità sia ai gestori sia ai coadiutori nonché ai dipendenti dei Magazzini soppressi di continuare a lavorare. Poiché non corrisponde al vero che sono stati tutti riciclati nei Depositi Fiscali di Logista, ma solo una parte esigua rispetto al numero totale.( e questo si può facilmente appurare con un indagine da parte dell’Organo di Governo delegato alla Vigilanza ).

Certi che la VI Commissione Finanze prenderà in considerazione quanto espresso, ringraziamo anche a nome dei coadiutori e dipendenti che hanno subito e continuano a subire gli effetti nefasti delle chiusure dei Depositi di LOGISTA S.p.A.

I rappresentanti del Comitato ex DF disattivati
e da disattivare.

Massimo Marcucci, Alberto Maione,
Roberto Bontempo, Roberto Massimi,
Roberto Murano.


ROMA lì; 10 Gennaio 2006

Nessun commento: